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Vita da scrittore: una passione da alimentare

 

Scrittori si nasce o si diventa? Entrambe le cose: da un lato la maggior parte degli scrittori / romanzieri ha insito l’amore per la scrittura e la lettura (nonostante alcuni limiti…). Dall’altro però anche la scrittura, in quanto passione e lavoro, va alimentata.

Vita da scrittore: da dove prendere stimoli? 

Gli stimoli sono importanti in ogni attività lavorativa, ancora di più quando sei un creativo e non sai cosa sia un contratto a tempo indeterminato: ti sostieni solo con la tua capacità artistica, in questo caso la scrittura.

Molti scrittori celebri, ad esempio Isabel Allende, lo ammettono candidamente, dando una speranza a tutti coloro che inseguono questo sogno: anche ai grandi capitano dei “vuoti”, dei periodi in cui la “sindrome da foglio bianco” sembra non dare tregua. E allora, come reagire?

Vita da scrittore: viaggio 

Sempre per restare sul tema della Allende, dopo la tragica morte della figlia Paula, la grande autrice cilena naturalizzata statunitense ebbe un più che comprensivo rallentamento nella sua capacità produttiva di fiction e romanzi. Per non sprofondare, si mise all’opera su un nuovo tema che la portò a compiere numerose ricerche a S. Francisco, evento che – come lei stessa ha dichiarato – la tirò fuori dalla depressione. E dopo 4 anni dalla morte di Paula decise di intraprendere un viaggio in India, che diede una svolta alla sua vita di madre ferita riempiendole di nuovo la mente di idee e stimoli.

Il caso della Allende è doloroso, ma mette in luce come un viaggio – se fatto nel luogo e nel periodo giusto – possa restituire linfa vitale, essenziale per la vita di uno scrittore.

Vita da scrittore: lettura 

Anche la lettura è fondamentale per chiunque ami scrivere. Romanzi, saggi, poesie di ogni epoca e genere: tutto è arte, tutto è fonte di ispirazione. Ogni scrittore ha delle proprie figure di riferimento, spesso collocate nei secoli addietro. Ogni libro è un mondo da scoprire. Ogni lettura ci insegna qualcosa.

Vita da scrittore: conoscenza dei fatti del mondo 

Politica, costumi, società: uno scrittore dovrebbe essere sempre informato su ciò che accade nel mondo. Perché, come dice qualcuno, “ideas in, ideas out”: più fai entrare stimoli dall’esterno, più sarai capace di produrne di nuovi. Quindi ben vengano quotidiani, riviste online, TG (anche stranieri), radiogiornali.

Per chi ama scrivere romanzi ambientati in epoche precise, la padronanza della storia è prerogativa essenziale, così come chi è appassionato di politica e ne parla spesso nei propri libri deve essere correttamente informato e conoscere i vari cambiamenti e le varie correnti esistite nel corso dei secoli. Conoscenza genera autorevolezza e credibilità.

Vita da scrittore: stupore e meraviglia 

Oltre ai 3 aspetti citati, riteniamo che uno scrittore debba stupirsi continuamente e lasciarsi meravigliare da tutto ciò che scopre di nuovo. Questa purezza, tipica dell’età infantile e che poi va man mano perdendosi con l’arrivo dell’età adulta, dà un impulso totalmente diverso al lavoro artistico: le emozioni entrano ed escono con genuinità, rendendo ancora più forte e percepibile la propria passione.

 

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