Skip to content Skip to footer

Presentazione libro: come evitare che il pubblico si annoi

La presentazione del libro è uno dei momenti cruciali per la carriera di un autore. Che si tratti di nuove leve o di nomi già affermati, che ci si trovi in libreria o nell’ambito di un festival letterario, la sostanza non cambia: questi incontri favoriscono la vicinanza autore-pubblico e sono molto utili per attirare l’attenzione e sollecitare interesse. Insomma, l’imperativo è “giocarsela bene”. Come gestire dunque al meglio la presentazione di un libro evitando che il pubblico si annoi?

Presentazione libro: timing 

La presentazione del libro non è un “flusso di coscienza”, ma deve avvenire secondo tempi scadenzati e programmati. La struttura è solitamente questa:

  • Breve introduzione e presentazione dell’autore/opera da parte del presentatore (5/10 min);
  • Dissertazione dell’autore (45 min max);
  • Spazio per domande e discussioni (15/20 min).

In questo modo l’intero momento della presentazione non supera l’ora e un quarto: un tempo decisamente accettabile, sufficiente per mantenere alta l’attenzione del pubblico esprimendo i punti salienti e facendolo intervenire nella fase finale di scambio di domande e di idee.

Presentazione libro: ritmo 

Ci sono autori che improvvisano, altri che preferiscono scrivere i punti focali della presentazione. Una cosa è ovvia: per catturare l’attenzione delle persone e generare curiosità, la presentazione del libro deve avere un ritmo accattivante, dato da:

  • Tono di voce: evitare toni piatti e troppo bassi;
  • Velocità: a volte chi tende a parlare veloce in questi casi mette in atto un ipercontrollo. Il segreto è parlare lento quanto basta, senza esagerare se non si vuole trasformare la presentazione in una cantilena;
  • Struttura del discorso: l’esposizione deve avere una struttura precisa, che ogni autore può studiare ad hoc. Ad esempio, si può partire dall’idea che ha dato vita al libro facendo poi un accenno alla trama, oppure parlare prima della trama e poi spiegare le fasi di stesura, gli incontri decisivi per la realizzazione etc. Fondamentale è avere chiaro il tipo di pubblico che si ha di fronte; poi, ovviamente, l’esperienza aiuta.

Capire cosa dire, quando dirlo e come dirlo sono 3 elementi che costituiscono le fondamenta del ritmo: se si è alle prime armi suggeriamo di registrarsi e riascoltarsi con attenzione, così da affinare man mano la propria tecnica.

Presentazione libro: attenzione agli “spoiler” 

“Spoiler” è un termine preso in prestito dall’ambito cinematografico e sempre più usato anche in letteratura; si riferisce a un resoconto che può contenere informazioni relative ai punti salienti della trama, come il finale. Ad esempio su siti internet e gruppi sui social, chi sta per svelare importanti verità segnala sin da subito che si tratta di uno “spoiler”, così chi non desidera avere la sorpresa rovinata può evitare di leggere o ascoltare.

Per un autore che presenta il proprio libro è molto difficile non varcare la soglia dello spoiler e nel contempo dare sufficienti informazioni sulla storia, il minimo per sollevare l’interesse: ogni parola detta in più rischia di eccedere, così come ogni cosa tralasciata può non accendere la fiamma della curiosità.

Anche qui riteniamo che la gestione del discorso e delle cose da dire/non dire si impari con l’esperienza, ma anche assistendo a conferenze di autori celebri.

Hai qualche altro suggerimento? Facci sapere!

Leave a comment

X