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Quando l’amore per la lettura crea un’autrice. Intervista a Maria Campanaro

Astigiana, appassionata di lettura, viaggi e cinema, Maria Campanaro è autrice per Triskell Edizioni. Scopriamo di più su di lei e su “Nessun porto nella nebbia”, il suo primo romanzo.

Ciao Maria, sappiamo che da sempre sei un’accanita lettrice. Quale molla ti ha spinto a cimentarti nella scrittura?

Ciao a tutti, e grazie infinite per questo spazio. Credo che la spinta a cominciare a scrivere sia conseguita al mio amore per la lettura. Fin da bambina, conquistata dai tanti personaggi che dalla carta mi prendevano per mano e mi portavano in mondi diversi dal mio, ho cominciato pian piano a sentire il desiderio di creare a mia volta dei personaggi e di delineare gli scenari e gli intrecci entro cui farli vivere, sbizzarrendomi con la fantasia e con tutto ciò che poteva suggerirmi. Quasi senza accorgermene l’esigenza di scrivere è diventato un bisogno fisico e mentale, un impulso che viene da dentro e non può essere ignorato. Qualcosa che mi ricompensa e mi aiuta a estraniarmi dalle difficoltà della vita di tutti i giorni.

Come hai scoperto Triskell Edizioni e cosa ti ha colpito di questa casa editrice digitale?

Ho scoperto Triskell Edizioni grazie al passaparola sul web. Incuriosita, sono andata a cercare il sito e ho potuto percepire fin da subito un grande entusiasmo e una spiccata passione per il mestiere, oltre che un’elevata professionalità. Ciò che soprattutto mi ha colpito è che venisse messa in risalto la concezione della lettura come piacere e la ricerca di storie d’amore specificamente a lieto fine. Mi sembrano tuttora due premesse bellissime!

Hai molte passioni: viaggi, cinema, musica. Come tutto questo si fonde con il tuo amore per la lettura e ora per la scrittura?

Credo che l’amore per la lettura sia determinante per la crescita personale e per la scoperta della propria sensibilità: qualcosa che anche attraverso le altre passioni menzionate è possibile ottenere. Basti pensare, per esempio, alla ricchezza che può lasciarti dentro un romanzo come “Mille splendidi soli”, o un film interpretato magistralmente, con un forte messaggio, o un viaggio attraverso le bellezze del nostro Paese. Dopo, non sei più quello di prima.

L’amore per la scrittura può trarre un grande giovamento da passioni di questo calibro, perché l’ispirazione può giungere in qualsiasi momento anche grazie alle sensazioni scaturite dalla scena di un film, dal passo di un libro, da una bellissima colonna sonora, da qualcosa che si è verificato durante un viaggio o nella vita di tutti i giorni. Magari portandoti in tutt’altra direzione, ma raggiungendo comunque lo scopo di aprirti davanti degli scenari nuovi.

Veniamo al tuo primo romanzo, “Nessun porto nella nebbia”. Dove nasce l’idea del progetto?

L’idea del romanzo scaturisce dalla mia attrazione per le storie ambientate nelle grandi corti europee tra il XVI e il XVIII secolo, costellate di sovrani e personaggi memorabili di cui, attraverso biografie e documenti storici, ho potuto ammirare sia la grandezza che le vulnerabilità.

Mi sono lasciata ispirare dal fascino che, un po’ più degli altri importanti sovrani della storia, da sempre esercita su di me il grandioso e passionale Luigi XIV, il Sole che splendeva sull’Europa, che accentrava ogni potere nelle proprie mani, che controllava i nobili attirandoli nella reggia più sfarzosa del mondo, che dava tanta importanza alla passione per le donne. Nel contempo ho voluto “omaggiare” le storie di pirati, che hanno cominciato ad affascinarmi fin da bambina con la loro irresistibile combinazione di dispregio per le regole, di spavalderia spericolata e di amore sfrenato per la libertà, per l’avventura e per la ricchezza. Confesso che mi sono divertita moltissimo ad architettare e descrivere tutte le peripezie per terra e per mare con cui ho tormentato la coppia protagonista!

Puoi raccontarci qualche aneddoto legato alla stesura dell’opera?

Potrei raccontare, per esempio, che la scelta del titolo è stata molto travagliata! Avevo bisogno di trovare qualcosa che non richiamasse niente di già sentito, o di simile ad altri titoli di romanzi di questo genere, e inoltre doveva essere qualcosa che non cadesse nella banalità ma che piuttosto evocasse in qualche maniera le atmosfere del romanzo.

Come vedi il futuro dell’editoria digitale?

Credo che si espanderà sempre di più e conquisterà sempre più fruitori. Le sue potenzialità, i suoi punti di forza, i suoi vantaggi sono innegabili ed è giusto che ottenga tutto lo spazio che merita.

Non perderti “Nessun porto nella nebbia” di Maria Campanaro: scarica subito la versione per ebook!

 

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