L’editoria, sia digitale che tradizionale, vive da molti anni un fenomeno di affollamento. Tolti i grandi nomi, quelli spesso sotto i riflettori mediatici, come possono gli autori farsi conoscere?
Autore e autopromozione: un atto dovuto
Concentriamoci sul nostro ambito principale: l’editoria digitale. Sappiamo benissimo come i budget siano carenti e i margini di guadagno al minimo. Per gli autori digitali, la scrittura è spesso più una passione che non un lavoro. E questo, se si pensa a tutto il tempo che la stesura di un testo richiede, è davvero lodevole.
Ci sono però dei modi per venirsi incontro tra autore e casa editrice: l’autore può essere di grande aiuto e stimolo per le vendite e anche per far conoscere il nome dell’editore che lo pubblica, come una ruota che gira in cui i benefici vanno a favore di tutti. Insomma, una casa editrice digitale difficilmente riesce a permettersi che l’autore stia a guardare: egli è la prima, fondamentale pedina per la promozione del suo nome e del suo libro. Vediamo come un autore può auto-promuoversi in sintonia con la casa editrice.
Sapersi promuovere: blog personale
Chiariamo una cosa: la fase di promozione non è immediata e a comando. Spesso servono mesi, se non anni, per preparare il terreno.
Un mezzo molto amato in letteratura è il blog: sta nell’abilità dell’autore portare avanti con costanza un blog personale, favorendo l’interazione e la partecipazione di utenti esterni. Un blog è l’area giusta per condividere pensieri ed emozioni, ma anche per rendersi autorevoli e trasmettere un senso di fiducia. Se si è riusciti a creare una piccola “community” che ruota attorno al proprio blog, sarà più facile parlare di sé e del proprio libro in uscita.
Sapersi promuovere: profili social
È molto importante, in vista di un periodo di promozione, che l’autore sia presente sui social network e che pubblichi e scambi pareri con la community. Non è necessario usare tutti i social network esistenti: è sufficiente focalizzarsi su quelli più utili e più vicini alla realtà dell’autore e del suo target. Facebook non può mancare; oltre a questo suggeriamo anche Anobii e GoodReads.
Per fare personal branding, un trucchetto è quello di non concentrarsi solo sui propri profili social, ma di interagire con altri utenti su pagine e profili non propri, ovviamente rilevanti per il proprio settore e la propria ambizione.
Sapersi promuovere: meeting, festival & fiere
Meeting, festival e fiere di settore sono passaggi obbligati per chi ambisce a farsi conoscere in ambito letterario. Se ancora non si riesce a proporsi come autori, ci si può almeno avvicinare come presentatori e moderatori. Per fare questo, impegniamoci per entrare in contatto con i canali giusti o chiediamo aiuto direttamente ai responsabili della casa editrice.
Ah, ricordiamo che i soldi sono pochi, per cui non aspettiamoci introiti, se non dei minimi rimborsi spese.
E se non c’è autopromozione?
E se l’autore non ha tempo né voglia di autopromuoversi? Difficile aspettarsi che la casa editrice digitale, che solitamente vive di stenti, si possa da sola accollare tutta la fase pubblicitaria. Per questo è vivamente richiesta una collaborazione, per un rapporto che può dare frutti in entrambi i sensi e rendere felici e soddisfatti sia l’autore, sia l’editore.