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Editoria digitale: quali generi si prestano di più?

Cosa vorreste leggere nei vostri e-book?

L’editoria digitale, un mondo contrastato ma anche molto amato.

Da un lato gli amanti della carta, del profumo delle pagine, dei volumi che popolano le librerie; dall’altro coloro che sostengono la comodità del libro digitale, l’ebook reader, il risparmio economico dei libri travestiti da file.

Come accennato nel nostro articolo “Era digitale: 8 vantaggi dell’ebook”, in Italia l’editoria digitale sta prendendo piede, sebbene un po’ più a fatica rispetto ad altri Paesi europei. Ma ci sono comunque buoni segnali.

Un altro fattore positivo è che, secondo le statistiche, nel 2015 oltre il 50% di coloro che abitualmente comprano libri cartacei online ha acquistato almeno un ebook. Ciò significa apertura, curiosità, voglia di provare e di sperimentare, desiderio di andare al di là delle proprie convinzioni. E, si sa, nell’ambito della cultura è difficile modificare le proprie credenze e abitudini.

Ma esistono dei generi prediletti per l’editoria digitale? Quali si prestano maggiormente per essere proposti in formato ebook?

Editoria digitale: per tutti i generi? 

La domanda può sembrare banale: se uno apprezza il digitale e il leggere tramite dispositivo elettronico, probabilmente trova ogni genere letterario come perfetto per ebook. E forse per molti è così.

Secondo alcuni dati provenienti dagli USA (fonte: Editoria Digitale) riguardo al mondo dell’editoria digitale nel 2015, il genere in assoluto più letto e venduto è la fiction per adulti (51% delle vendite). Al secondo posto la fiction per ragazzi (15% delle vendite).

Potremmo dire che la narrativa in genere va forte in formato digitale: dal romanzo rosa al giallo, i racconti narrativi tengono milioni di persone incollate allo schermo dell’ebook reader. Probabilmente questo si verifica per il perfetto connubio contenuto – mezzo: gli ebook di narrativa sono adatti per essere letti in rapidi spostamenti nelle città oppure in vacanza al mare mentre si è sdraiati in spiaggia. La narrativa e la fiction di consumo sono costruite con dinamiche che favoriscono la concentrazione del lettore senza utilizzare elementi difficili da comprendere.

Diverso il discorso per libri con contenuti tecnici, scientifici, filosofici: questi non hanno ancora preso piede nell’editoria digitale, un po’ per la comprensibile settorialità, un po’ perché libri e trattati tecnici non hanno nell’ebook reader uno strumento decisivo per la loro diffusione (come invece è per la narrativa leggera).

E i libri di cucina, settore decisamente in fermento grazie anche alle numerose figure di Chef che popolano i programmi televisivi? Dipende dal contenuto: per i ricettari si preferiscono ancora i libri tradizionali, anche perché in cucina un ebook reader rischia di essere facilmente rovinato. Inoltre un ricettario ha di solito molte immagini, perciò i colori e la resa fotografica sono necessari (esistono alcuni ebook reader con display a colori, ma hanno un costo maggiore rispetto a quelli in bianco e nero). Se il libro di cucina rientra invece nell’ambito della narrativa (lo Chef racconta la sua storia, parla di ingredienti e metodi etc), allora il formato digitale è utile e ben vendibile.

Concludiamo parlando dei libri per bambini: quelli che richiedono un’attività sensoriale (ad esempio il tatto) ovviamente non sono sede di discussione. Per i libri di storie per fasce d’età da scuola primaria, dipende molto dai genitori: qualcuno decide di far prendere dimestichezza al proprio figlio con dispositivi elettronici, mentre qualcun altro preferisce rimandare questo passaggio nel tempo, il più tardi possibile. E nel frattempo desidera che il proprio bambino resti a contatto con i libri cartacei.

Cosa pensate sia meglio per voi e per i vostri figli?

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